Claudia Koll: Testimonianza di una conversione
Come da un'insoddisfazione nasce una conversione di Luigi Palazzo
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Claudia Koll
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Da premettere che la signora Koll non l’avevo presente, né la ricordavo. La prima sorpresa è stata la presenza di un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno che incalzava l’attrice con le sue domande e poco alla volta emergeva il cammino fatto da una donna alla ricerca del significato di sé.
Questo mi stupiva in quanto mi aspetto un discorso magari ben motivato sulla necessità della solidarietà, invece no!
Voglio raccontare alcuni episodi della sua vita che sono stati una provocazione per me. All’inizio ha esordito dicendo che i suoi genitori volevano che diventasse medico in quanto suo padre era medico … insomma una famiglia di medici e Lei ha iniziato gli studi in medicina però si accorse che la sua passione era la recitazione.
Questa passione gli era venuta nel dover descrivere le immagini dei film che vedevano insieme alla nonna cieca, a cui faceva compagnia, durante la sua infanzia. La nonna è stata la persona che l’ha introdotta alla fede cristiana e che durante la giovinezza abbandonò.
Successivamente ha cambiato studi, è entrata in Accademia di Arti drammatiche, ha iniziato con i primi lavori, i primi film , i primi successi. Era una persona realizzata, con soldi, uomini, successo, però, avvertiva nel suo intimo un qualcosa che mancava, un’insoddisfazione.
E’ capitato che una Voucher americana, che la affiancava durante le prove dei film, la invitasse in occasione dell’anno santo a partecipare a un pellegrinaggio nella chiesa di San Pietro in Vaticano ( lei è romana …..) e in quell’occasione ha intuito che forse Cristo era la Cosa che cercava.
Poi successivamente gli sono accaduti dei fatti che gli hanno fatto sperimentare la pace e la bellezza di questa ipotesi che si era affacciata nella sua vita. Lei in particolare si è soffermato su un episodio.
Doveva svolgere la parte di una donna provata e quindi doveva piangere ma non riusciva nonostante avesse con la Voucher fatto diversi tentativi. Nente! Chiusa nella sua stanza e disperata si ricordò del rosario che gli aveva dato la nonna e stringendo il rosario incominciò a chiedere aiuto al Signore con tutto il cuore, lei ha testimoniato , che si è sentita invasa da una pace. Era questa pace che io ho intravisto soprattutto dal suo sorriso, ogni tanto accennato.
Infine ha raccontato la scoperta dell’amore grande che negli ultimi anni il Signore gli ha dato la possibilità di sperimentare. In seguito all’incontro di persone, come le suore di madre Teresa di Calcutta, ha condiviso e condivide i bisogni di persone povere dell’Africa e del Sud – Est asiatico, recandosi sul posto e con amici ha formato un’associazione : l’Opera del Padre, con cui vuole continuare questo cammino di condivisione.
Mentre sullo schermo scorrevano le immagini dei bambini, degli ambienti, si coglieva in modo netto che quelle attività che compiva, erano soprattutto per sè e per i suoi amici.
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15/03/2010 |
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