Marciapiedi vietati ai disabili
di Salvatore Capotorto
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Via Sandro Pertini
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Capita molto spesso che nelle prime ore di ogni mattina, intorno alle ore 8, si nota un flusso di persone che, con zaini in spalla e cartelline alla mano, percorre buona parte del loro percorso abituale utilizzando la carreggiata anziché quella zona destinata ai pedoni chiamata comunemente marciapiede. Eppure la Campagna di Educazione Civica promossa dal Comune pare sia riuscita, per la maggior parte dei casi, a liberare dalle auto quegli spazi destinati ai pedoni. Allora, cosa impedisce ancora a fruire quanto è stato finalmente riconquistato? La risposta è molto semplice, è alla portata di tutti, basta solo osservare come nella nostra cittadina siano state eseguite le recenti installazioni della pubblica illuminazione e anche della segnaletica stradale. Come si vede nella foto, scattata in via Sandro Pertini, nel quartiere Casalino, una zona abbastanza nuova di Triggiano, lo spazio destinato al transito dei pedoni è praticamente impraticabile, a meno che non si abbia voglia di fare una gimcana immaginando di essere un pilota di rally o uno sciatore delle olimpiadi invernali. Ma con i tempi stretti che abbiamo, tutti preferiscono rinunciare alle attività sportive e accorciare il tragitto scegliendo la carreggiata anziché il marciapiede. Diversa situazione si ha invece per tutti coloro che hanno difficoltà di deambulazione, per i quali, il problema di scegliere tra quale delle due possibilità di tragitto sia la più adatta, non si pone a priori, visto che la scelta è obbligata. Il caso del quartiere Casalino non è un caso sporadico, molti altri punti nel paese, godono della stessa situazione. Così in base a quanto cita un recente comunicato:
"... in un momento in cui il tema della mobilità delle persone sta assumendo sempre più importanza, legata ad una migliore qualità della vita del cittadino-pedone fruitore degli spazi della città..."
forse sarebbe il caso di rivedere un po' il tutto. |
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23/03/2009 |
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