Domanda n° 2 al futuro Sindaco: Il Patrimonio di Triggiano
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To: triggiano@yahoogroups.com From: pqld@libero.it Date: 21 May 2006, 05:33:21 PM Subject: Domanda al futuro Sindaco: Il patrimonio di Triggiano
Negli anni '80, Triggiano ha scoperto di possedere un patrimonio immenso grazie soprattutto all'interesse di privati cittadini. La scoperta di una chiesa medioevale e delle grotte ipogeiche ha determinato un passo in avanti per quello che concerne la cultura e la tradizione cittadina. Da allora poco si è fatto sia nel valorizzare che nello sfruttare questa grande opportunità come invece si è realizzato in altri luoghi pur avendo beni di rilevanza inferiori. Ad oggi, da quanto si è appreso durante questi anni, ci sarebbe ancora tanto da scoprire e rivalutare come le grotte che si estendono per tutto il centro storico e dove da piccolo mi introducevo per gioco, percorrendo una vasta zona. Le potenzialità sono enormi ma fin da adesso nessuno ha posto il dovuto interesse.
Quali strumenti si pensano di mettere in atto per sopperire a questa carenza?
Pasquale Damiani
in ordine di arrivo.
Risposta da Michele Cassano: 23 maggio 2006, 10:46:52
Gentile Pasquale Ritengo necessario, prima di ogni altra proposta, rivalutare la nostra cultura identitaria, la nostra individualità storica prescindendo da azioni di revisionismo storico atte a nascondere un passato più popolare per paventare nobili, e falsi, legami storici come quello che ci vedrebbe collegati alle vicende romane dell’Imperatore Traiano. Molto spesso le vicende di borghi “ai margini” delle grandi Univesitas sono molto più interessanti di quel che si possa pensare e senza necessità d’invenzioni storiche. Le peculiarità da te descritte sono solo un piccolo spaccato delle grandi potenzialità inesplorate del nostro paese. Ritengo, per questo, fondamentale ricomporre la polverizzazione dell’associazionismo triggianese, magari sotto l’egida dell’Assessorato alla Cultura, oltre alla diffusione di strumenti per la conoscenza della storia del nostro paese. Un’idea che guardi in tal senso potrebbe essere la riedizione dei testi classici di storia triggianese (come quello del Padre Daniele) e la successiva, e gratuita, diffusione presso gli Istituti scolastici. Non intendo dimenticare anche quanto citato nel mio programma elettorale, in primis Casa della Cultura e multimedialità d’espressione che coinvolga tutti i giovani. A presto
Michele Cassano
Risposta da Sebastiano Carbonara: 23 maggio 2006, 17:22:43
In sede di redazione del Piano di Recupero del Centro Storico, mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione della Chiesa Matrice si prendeva atto del ricchissimo patrimonio ipogeico di cui dispone Triggiano. Inoltre è interessante ed importante lo studio degli insediamenti antichi lungo lama San Giorgio. Civiltà ipogeica e rupestre dovranno essere sottoposte a studi ed a provvedimenti di rivalutazione a cui la futura amministrazione dovrà lavorare utilizzando anche la collaborazione di associazioni che hanno a cuore tale problematica, quali l'Archeoclub di Triggiano. Dovranno essere reperite risorse (anche private) per finanziare un lavoro di valutazione di tale patrimonio per farlo conoscere ed apprezzare a Triggianesi e non.
Sebastiano Carbonara
Risposta da Franco Denicolò: 25 maggio 2006, 01:00:35
L’aspetto storico del paese è sempre stato uno dei punti più importanti della mia politica, non a caso infatti abbiamo approntato un progetto di 1.300.000 euro per la ristrutturazione del borgo antico. L’obiettivo è proprio quello di rilanciare la zona che geograficamente rappresenta il cuore di Triggiano, ma soprattutto riscoprire e rivalorizzare la nostra cultura e le nostre origini. Con una politica basata sul coinvolgimento abbiamo cercato di risvegliare gli abitanti del centro storico. Li abbiamo invitati, per esempio, a curare l’arredamento urbano, come piante e quant’altro, in modo da responsabilizzarli e porre le basi per un miglioramento urbanistico. Successivamente abbiamo spostato molte manifestazioni nel borgo antico; quella più riuscita è stato sicuramente la prima edizione del presepe vivente, che vide la partecipazione anche di gente proveniente dai paesi limitrofi. Tutto questo perché siamo consci del potenziale storico ed archeologico che il paese possiede. Migliorando l’aspetto del borgo, si vuole invogliare anche i commercianti ad investire in quella zona. Si cercherà però di far rientrare il percorso guidato della Chiesa Matrice e delle sue grotte ipogeiche in veri e propri percorsi turistici, magari allacciati anche ad una riscoperta della lama San Giorgio. Contemporaneamente, con l’aiuto degli storici locali potremo risalire meglio le origini di queste ricchezze, in modo da attribuirgli la giusta importanza. In ogni caso, i consigli migliori verranno dagli abitanti del centro storico, che come ho sempre fatto verranno coinvolti nella stesura e realizzazione di tutti i progetti inerenti il loro abitato. Molto dipenderà, però anche dalla disponibilità dei privati, che oggi possiedono in quella zona casolari di significato storico indecifrabile.
Franco Denicolò
Risposta da Giuseppe Didonna: 26 maggio 2004, 00:11:24
Lei coglie un aspetto centrale del mio programma e della mia volontà politica nel voler rilanciare la Città di Triggiano. Sono consapevole che nessun vero sviluppo può esserci se non partendo dal recupero del centro storico e dalla tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale del Paese. A tal riguardo Le faccio presente che Triggiano è stata da me, nella qualità di assessore provinciale al turismo, inserita nell’itinerario del Sacro, proprio in virtù della presenza delle grotte ipogeiche all’interno della Chiesa Matrice e presentata alla borsa internazionale del turismo a Milano; iniziativa, questa, apprezzata e portata ad esempio anche dal Vaticano. In forza di questa consapevolezza, sarà mia cura dar luogo a tutte le iniziative che portino il Paese a recuperare per intero la sua tradizione ed il suo patrimonio artistico-culturale. Per giungere a tanto, la sfida passa attraverso la capacità di far ricorso all’utilizzo dei fondi strutturali.
Peppino Didonna
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26/05/2006 |
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