Ciao vi voglio segnalare la seguente iniziativa su CitizenGO (http://www.citizengo..org/it/4349-il-cantante-blasfemo-rufus-sanremo-coi-nostri-soldi), lanciata dal signor Emilio Leone, per chiedere ai vertici della RAI di sospendere l'invito al cantante Rufus Wainwright per la serata del Festival di Sanremo di mercoledì 19 febbraio.
Emilio ci ha contattati dichiarandosi offeso e indignato, dopo aver scoperto che il cantante in questione si esibisce spesso in performance denigratorie nei confronti del sentimento religioso dei credenti, con feroci parodie della religione cristiana e della figura di Gesù (un esempio nell'immagine qui accanto). Anche i testi dei pezzi di Rufus Wainwright non sono da meno quanto a blasfemia e vilipendio: ad esempio, nella sua canzone "Gay Messiah” (Messia Gay), Rufus Wainwright parla di un salvatore che rinasce "dal porno degli anni Settanta” e di "battesimo con lo sperma”, concludendo con i seguenti versi: "allora io mi inginocchierò e Glielo darò guardando in basso”.
Inoltre, il cantante è da sempre un aggressivo attivista nel campo dei presunti "diritti delle persone LGBT”, ovvero della possibilità da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso di sposarsi e adottare figli. Di conseguenza, non è difficile prevedere che la presenza di una "icona gay” al Festival di Sanremo rappresenterà l'occasione per un ennesimo caso di propaganda ideologica contro i valori della famiglia fondata sull'unione di una donna e un uomo.
Qui non si sta mettendo in discussione la libertà di espressione di un cantante (libertà che comunque deve accordarsi con il divieto di vilipendio alla religione, secondo l'articolo 403 del Codice penale), ma si sta parlando dell'inopportunità e la faziosità di proporre questo tipo di contenuti in prima serata e nella trasmissione più vista dell'anno dal pubblico italiano.
Soprattutto, molti telespettatori sono stati feriti dal fatto che Rufus Wainwright sarà ospitato dalla televisione pubblica, che dovrebbe dimostrare un'attenzione massima ai propri contenuti e al rispetto della sensibilità di chi guarda, e che soprattutto (il che non è trascurabile) viene finanziata dal canone RAI, che in quanto tassa dello Stato è obbligatorio per tutti. Come scrive giustamente Emilio nella sua petizione, "è semplicemente vergognoso che un telespettatore debba essere insultato e offeso nella sua libertà religiosa da un cantante pagato con le tasse che egli stesso versa nelle casse dello Stato”.
Su internet da alcuni giorni sono partite iniziative e campagne di vario genere contro questa ospitata: c'è chi invita tutti a non pagare il canone RAI e chi propone il boicottaggio della kermesse sanremese. Noi di CitizenGO vogliamo agire in modo concreto ma non per questo illegale: decidere di non guardare il Festival è ovviamente un diritto di ognuno, ma qui non è solo in gioco il gusto del singolo telespettatore, in quanto si tratta di difendere la libertà religiosa di tutti (anche la mia e la tua, Pasqualina, che magari neppure guarderemmo l'eventuale esibizione) e di ripristinare il valore di un servizio pubblico rispettoso della sensibilità di ciascuno e libero dalla propaganda del discorso unico.
Con questa petizione (http://www.citizengo.org/it/4349-il-cantante-blasfemo-rufus-sanremo-coi-nostri-soldi), chiediamo al direttore generale della RAI Luigi Gubitosi e alla presidente Anna Maria Tarantola di sospendere l'invito a Rufus Wainwright. La presidente Tarantola si è più volte dichiarata cattolica, e di conseguenza speriamo che intervenga davanti a offese blasfeme che colpiscono proprio la sua religione. Ogni volta che un utente firmerà la petizione, i due destinatari riceveranno una e-mail che esprime loro la richiesta di annullare l'ospitata
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Grazie per il tuo impegno a difesa della libertà religiosa e contro la propaganda anti-famiglia.
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