Deo gratias Triggiano
“11^ Sagra de U MInghiaridd della Solidarietà”
A Tutte le istituzioni civili, religiose, politiche e militari.
Ai Benefattori, Associazioni, Volontari, cittadine e cittadini tutti.
Grazie!!!
Carissimi, mi permetto di parlare e di ringraziare voi tutti perché voi siete stati i diretti interpreti e protagonisti della festa del 22 Ottobre scorso.
La 11^ manifestazione de “U minghiaridd della solidarietà” ha visto impegnati direttamente circa 20 gruppi di volontariato, associazioni laiche e religiose, di Triggiano e di Bari, convogliati tutti per l’unico e medesimo scopo: la solidarietà. Ho immenso piacere nel ricordarli uno per uno: ADA, ADMO, AGESCI Triggiano 3, AISM, ANSPI, Adulti Parrocchia San Giuseppe Moscati e San Francesco d’Assisi, Ass. Famiglie per i tossicodipendenti, AMASI, APLETI, Catechisti, Celiachia, Commercio Equo e solidale, Giocatori Anonimi, Marcobaleno, MASCI, Mensa Sociale, ProLoco, Sempre Verdi, Triggianesi nel mondo, TERIAMIK, UNITALSI. Insieme a questi altri ancora che vi avrebbero voluto aderire ma non hanno potuto, penso ad esempio all’ AGEBEO, AIDO, CSISE, EFFATA’, FRATRES, NAUSICAA. E insieme a quest’altri, i tanti che hanno contributo spiritualmente, fattivamente ed economicamente in variegati modi.
Intanto vorrei dirvi che se per caso qualche cosetta non è andata proprio per il meglio, se la zizzania ha trovato un po’ di terreno fertile, non angustiamoci: sono le limitatezze umane, inevitabili, delle quali nessuno è esente, io per primo.
Vorrei invece con voi guardare alle immense grazie ricevute e dirvi grazie anche se, con queste poche righe, è veramente riduttivo. Grazie perché quando nonostante tutto (fatica, stanchezza, incomprensioni …), la serenità, la letizia e l’allegria prendono il sopravvento, allora veramente si realizza la parola evangelica del “Dio ama chi dona con gioia”. E questa affermazione io l’ho letta a chiare lettere sui vostri volti.
Mi piacerebbe poter rinominare la nostra festa con il titolo “u minghiardd della solidità e solidarietà”.
Il nostro paese sta imparando ad essere sempre più solidale verso l’esterno, perché è sempre più solido al suo interno. Sempre più capace di saper fare squadra e di sapersi riunire attorno alle grandi cause sociali (pensiamo ad esempio all’ultima manifestazione sulla pace organizzata verso fine Settembre, in così poco tempo, e che ha visto un grande concorso di giovani e di cittadini). Questo mi fa ben sperare anche per le tante esigenze di povertà e di bisogno che sono presenti a Triggiano. Molte delle Associazioni che ho nominato lavorano in silenzio e in collaborazione, senza farsi troppa pubblicità mediatica, a favore degli ultimi della nostra cittadina.
E’ un messaggio forte e chiaro che la base sta lanciando da tempo alle istituzioni civili, religiose e politiche del nostro paese. Un messaggio che non può rimanere inascoltato in nome degli interessi privatistici di pochi. Un appello e un monito in particolar modo alle forze politiche attuali e future del nostro paese, dato che il 50% dei partecipanti alla manifestazione non sono triggianesi: perché non provate a far diventare “u minghiaridd” marketing di promozione territoriale? Non ritenete che potrebbe diventare ottimo volano per uno sviluppo commerciale specifico del nostro paese?
Ma torniamo alla festa del 22 Ottobre.
La solidarietà si è tradotta quest’anno con un’attenzione particolare all’Albania, in particolare a Mammuras dove le suore dell’ASC - Adoratrici del Sangue di Cristo - hanno una missione (tra queste la nostra concittadina Suor Sara): con i proventi della sagra daremo loro circa 3.000 Euro per l’ultimazione di un pozzo artesiano (per le spese vedi bilancio specifico affisso in bacheca parrocchiale).
Da circa un anno la solidarietà verso Koumì, in Burkina Faso, grazie al progetto cofinanziato insieme alla Parrocchia, dalla Regione e dal Comune di Triggiano (Da.Ri.Vi., ‘dall’acqua rinasce la vita’), ha ormai travalicato i confini della Chiesa di San Giuseppe Moscati (nel dicembre 2010 rappresentanti di diverse realtà cittadine sono andate in Burkina) e quindi sempre di più è ormai un gemellaggio tra due comunità civili e religiose. Per Koumì il progetto è molto più ambizioso: la costruzione di una scuola media.
In tutta l’Africa ‘l’analfabetizzazione di ritorno’ è un dramma che impedisce di fatto alla povertà di essere vinta. Si, perché la povertà è figlia innanzitutto dell’ignoranza. Andare solo alle scuole elementari, ed essere impossibilitati a continuare gli studi perché per raggiungere la città industrializzata più vicina al proprio villaggio, ci vogliono ingenti spese economiche, crea un riflusso d’ignoranza. Si torna così dopo poco tempo a dimenticare completamente quello che si è imparato nei banchi di scuola elementare. In tal modo se non ci sono persone qualificate, preparate culturalmente in loco, non si potrà mai sperare in uno sviluppo economico e sociale dell’Africa. Ecco perché la via della cultura, vedi il progetto della scuola media, è l’unica via che col tempo può vincere la povertà.
Non sappiamo ancora con esattezza quali spese bisognerà sostenere per la costruzione di tale scuola. Sappiamo che al momento la Caritas di Bobò, in Burkina Faso, ha già a disposizione una cospicua somma, frutto delle donazioni e iniziative promosse a Triggiano negli ultimi anni, tutte documentate, e che i proventi maggiori della nostra ultima sagra saranno ulteriormente devoluti per questa causa. Quando l’Associazione Teriamik, che presiede al gemellaggio, e con la quale si può interagire per avere maggiori dettagli in merito, sarà stata adeguatamente informata dal Burkina, vi potremo rendere edotti.
Permettetemi il grazie più grande ed infinito al buon Dio che ci ha regalato una serata mite e piacevole, a fronte di funeste previsioni meteo. “Grandi cose ha fatto in noi l’Onnipotente e santo è il suo nome”. Quanta benevolenze divina leggo a favore di noi tutti, quanti segni forti il Signore costantemente ci regala, quanti semi di speranza.
Ancora una volta la lezione che ho ricevuto dal buon Dio è quella di imparare a metter da parte la testa per ascoltare maggiormente la voce del cuore; metter da parte le umane preoccupazioni e sapersi fidare e affidare al Divino Signore che tutto vede e provvede, e infine non fare mai troppi calcoli, perché Lui ha già previsto tutto per il meglio e per il verso giusto.
Triggiano, 27 Ottobre 2011
Deo Gratias Triggiano
Un vostro figlio adottivo,
don Salvatore De Pascale
P.S.:
Vi comunichiamo il bilancio allo stato attuale, sperando di poter ricevere altri contributi nei prossimi giorni o mesi.
Entrate (Donazioni, sponsor, offerte raccolte dai cavatelli …) Euro 36.318
Uscite (Artisti, spese per l’organizzazione …) Euro 13.679
Ricavato pro Mammuras (Albania) per pozzo Euro 3.000
Ricavato pro Koumi (Burkina Faso) per scuola media Euro 19.639 |