ANDIAMO E’ TEMPO DI PIANTARE CROCI MISSIONARIE VERSO LE PERIFERIE ESISTENZIALI
di Anna Mariani
OTTOBRE MISSIONARIO
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PRIMA CROCE
E’ la prima domenica del mese di ottobre, è sera, manca veramente poco alla ripresa delle attività lavorative, quando un gruppo di persone, dopo la S. Messa, si arma di flambeau e parte. Esce dalla Chiesa, luogo di preghiera per eccellenza, ed, “in processione”, seguendo la grande icona della Vergine Madre dei giovani ed una piccola croce missionaria, si dirige nel quartiere a testimoniare ed a pregare sgranando la corona del Santo Rosario. Il parroco guida la preghiera. Missione è partire, camminare, uscire da se stessi, aprirsi agli altri. Missione è portare Gesù fuori dalla sacrestia, fuori dalla Chiesa verso coloro che, non conoscendolo, lo scansano. Non sempre è necessario compiere chilometri. A volte, come nel nostro caso, è sufficiente fare pochi metri per scoprire un mondo diverso dove vivono i fratelli che non sono soliti entrare nelle chiese. Quest’anno poi la missione è pregare per i giovani. Così pregando il gruppo giunge al Rouge Cafè un locale pieno di giovani e disponendosi a cerchio recita una posta del Santo Rosario. I giovani ivi presenti osservano, sorridono increduli lanciandosi occhiate ammiccanti ed intanto ascoltano la preghiera e, a seguire, le intenzioni, tante, rivolte proprio verso loro. Accanto al locale altri luoghi per i giovani: tutti prevalentemente di scommesse. Tra una posta e l’altra del rosario un canto semplicissimo e delicatissimo dedicato alla Vergine Maria. L’esercito orante si introduce anche tra i portici ivi presenti dove vi sono altri giovani appartati. Di nuovo si ricompone il cerchio e quei giovani rimangono intrappolati nello stesso e vengono coinvolti anche loro nella preghiera. E’ proprio lì che viene collocata la piccola prima croce missionaria. Sotto i portici di quel condominio alla portata degli sguardi di ciascuno. Rappresenta il Cristo Crocifisso/Risorto, candido, con le braccia aperte pronte ad accogliere la NuevaCreaciòn rappresentata, in basso, da uomini e donne riuniti dallo Spirito Santo, simboleggiato dalla bianca colomba. Segue la benedizione del sacerdote che coglie l’occasione per benedire in particolare quei giovani presenti.
SECONDA CROCE
E’ la seconda domenica di ottobre, è sera. Tanti giovani e giovanissimi insieme ai loro educatori partono anche loro dalla Chiesa seguendo l’icona della Vergine Maria. Hanno con loro dei palloncini azzurri e dei flambeau. Cantano e saltano sulle note di una famosa canzone di Lorenzo Jovanotti “Penso positivo”. Sono anche felici di mostrare ai passanti gli striscioni preparati per l’occasione con alcuni dei messaggi lanciati dal testo della canzone: “IO PENSO POSITIVO MA NON VUOL DIRE CHE NON CI VEDO … IO PENSO POSITIVO IN QUANTO CREDO!!!” “IO CREDO CHE TRA IL MALE ED IL BENE E’ PIU’ FORTE IL BENE” “IO CREDO ESISTA SOLO UNA SOLA GRANDE CHIESA” Si riparte dallo stesso luogo dove la scorsa domenica è stata piantata la prima croce. Davanti al Rouge Cafè i giovanissimi, disposti anche loro a cerchio, esprimono ad alta voce le ragioni del loro pensare positivo. Tra una testimonianza e l’altra la recita dell’Ave Maria. Poi si riparte, sempre in compagnia di Jovanotti, per la tappa successiva: Bon Pan. Un gruppo di giovani affida a dei palloncini il compito di portare in alto, al cielo, i pensieri e le riflessioni di personaggi cari ai ragazzi che si sono espressi chiaramente sul senso da dare all’ esistenza alla sequela di Cristo. Ultima tappa: la fontana. Altre meravigliose testimonianze e poi il momento più atteso: la visualizzazione della seconda Croce già allocata, in precedenza, su un palo e velata agli occhi da un panno bianco. La croce è orientata verso la fontana quasi ad esprimere la benedizione del Cristo su tutti i giovani, tanti, che quotidianamente ivi si riuniscono. La benedizione finale del sacerdote rende particolarmente suggestivo il momento che giovani ed adulti hanno vissuto.
TERZA CROCE
E’ la terza domenica di Ottobre. La zona da raggiungere è Largo Nazareth, dove c’è la statua del Santissimo Salvatore, nei pressi di Hazzard Game Cafè. Un locale che offre consumazioni e gioco. Tanti sono i giovani che entrano e escono da quel locale. Altrettanti sono quelli che si fermano attorno alle case nei dintorni di un giardino che, rimasto incompiuto, offre possibilità d’intrattenimento, spesso negativo, per questi ragazzi. Per raggiungere l’obiettivo serale il piccolo esercito di missionari sempre alla sequela dell’Icona Mariana ed armato di rosario e flambeau, percorre un sentiero dissestato e raggiunge i condomini della zona. La preghiera si diffonde tra le case, sale su per i palazzi, entra negli appartamenti ed esce fuori dai balconi che si illuminano e si riempiono di persone che, coinvolte, si uniscono alla stessa. Le intenzioni, libere sono rivolte sempre ai giovani, chiunque desidera può esprimere il proprio pensiero. Davanti ad Hazzard il gruppo orante occupa, disposto a cerchio, tutto il rondò e per un momento lo stesso traffico rimane sospeso … in preghiera. Poi si torna tra i condomini per svelare l’ultima croce. La benedizione, abbondante, ricade su tutti gli astanti e soprattutto su coloro che si sono affacciati per rendere la stessa corale e su quanti del condominio si sono voluti unire al gruppo. Alla fine i tanti saluti provenienti dai balconi rendono la missione efficace e servono a colmare il cuore di gioia profonda. |
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01/11/2013 |
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