Figli d’arte si diventa. Ecco il Salvatore!
Pallavolo Serie B2 Maschile. Trivianum (Ba) – Squinzano (Le) 3-0. di Ufficio Stampa Trivianum
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Figli d’arte si può certamente nascere, ma non esserlo concretamente. L’elenco dei nomi eccellenti che hanno insultato le rispettive celebri paternità o maternità si allunga secolo dopo secolo, registrando spesso fallimenti. Perfino Wikipedia esprime il dubbio di enciclopedicità sull’argomento. Tranne per le eccezioni. Come Danilo Milano, il giovane alzatore della Trivianum, figlio dell’allenatore della Nazionale Italiana Militare di Pallavolo Femminile. Classe 1989, fu catapultato da suo padre Vito sui campi della grande scuola di Gioia del Colle (Ba) sin dall’età di 7 anni. E fece bene. Anzi, benissimo.
Nessuna menzione, per ora, nelle pagine di storia sportiva, ma certamente in quelle del diario del club triggianese che in questa prima avventura nazionale in Serie B2 ha assunto tutti i tratti di un bollettino di guerra, per il numero inarrestabile di infortuni che hanno pregiudicato l’andamento e le prospettive stagionali. L’ultima sciagura, a due giornate dalla fine del campionato, a scapito del palleggiatore Fabio Mirizzi, il “cervello” delle strategie offensive della Trivianum di cui mister Sportelli ha dovuto e dovrà fare a meno. Così, Sabato 1 Maggio, ha sfoderato il “cervelletto”. Nello scontro diretto con lo Squinzano (Le) Danilo Milano è riuscito in soli tre set nell’impresa straordinaria di affrontare e sconfiggere insieme ai suoi un avversario pericolosissimo in lotta per non retrocedere.
Appena ventunenne, studente di ingegneria, col sorriso rassicurante sempre stampato sulle labbra e quello di Lupin sul profilo Facebook, il giovane talento della tana dei lupi ha scritto forse la pagina più bella del campionato. Impeccabile e con un piccolo freno ai suoi guizzi creativi (ordini), ha superato un test che vale doppio. Vale la speranza di poter traghettare la squadra ancora verso la sopravvivenza in B2. Vale la maturità di un atleta pronto ormai ad offrire tutte le certezze di un vero professionista, all’occorrenza anche nei panni del salvatore, che fa dell’umiltà una grande dote, come si legge dalle sue dichiarazioni - L’emozione di questa gara è stata forte già dalle prime sedute di allenamento della settimana, fino al fischio di inizio. Ma quando ho guardato in volto tutti i miei compagni ho avvertito un forte senso di fiducia e tanta voglia di scommettere. Ho capito che potevamo farcela. Certo, devo ammetterlo, non mi aspettavo di vincere una gara del genere con un secco 3-0. La posta in palio era altissima. L’atmosfera era davvero speciale, eccitata dalle tifoserie che hanno iniettato l’agonismo giusto. Credo sia giusto dedicare questa vittoria a Fabio Mirizzi. Era mio dovere onorare il suo lavoro svolto fino ad ora. Se siamo ancora qui a lottare è anche grazie a lui-.
Magistrale è stata la prestazione di tutta la squadra. Niente di meglio per chiudere l’ultimo turno casalingo e ricompensare il pubblico del De Viti De Marco per gli otto lunghi mesi di assidua e crescente partecipazione. Una vera e propria fede che fatto registrare numerosi record di presenze, tra i più significativi sui campi italiani di quarta serie. Un pubblico capace di un forte senso di ospitalità anche verso le tifoserie più ostili alle quali ha saputo sempre resistere. Quelle rare scintille di subdola provocazione sono state sempre inibite dai presidi degli uomini del Comando Stazione dei Carabinieri e di Polizia Municipale di Triggiano ai quali va il ringraziamento per aver contribuito in questi anni a rendere il campo da gioco della Trivianum tra i più sicuri e pacifici.
Ora restano tutte le incertezze sul futuro della permanenza in serie B2. Il peggio pare non essere passato, pur avendo superato lo scontro diretto, segnando la terza vittoria consecutiva. Nelle ultime cinque gare la Trivianum è riuscita a recuperare 10 lunghezze portandosi a 32 punti in classifica. La prossima trasferta più meno facile sul campo del Pulsano (Ta) offre garanzie di salvezza solo sulla carta. A preoccupare il Direttore Sportivo Francesco dell’Alba, ma non solo, è lo scenario davvero singolare che si prospetta infelice leggendo tra le righe del calendario dell’ultima giornata di campionato, che commenta così – non possiamo sottovalutare i rischi di qualche falso movimento della classifica, tipici di ogni fine stagione. Comprensibile, questione di motivazioni di chi sale, chi scende e chi resta. Ma ci sono squadre come l’Alessano (Le) che pur avendo raggiunto precocemente gli obiettivi stagionali della permanenza, non ha concesso sconti a nessuno. Ha continuato ad onorare eticamente la maglia, i colori, i tifosi, il campionato ed il decoro morale della società. Al club salentino ho già espresso formalmente, in tempi non sospetti, le mie congratulazioni per questa tenuta esemplare e sana. Credo siano i veri vincitori di questa stagione che potrebbe macchiarsi indelebilmente, calpestando i principi strutturali di ogni sport: onestà, lealtà, sacrificio e agonismo-.
Trivianum-Squinzano 3-0 (25/22, 25/19, 25/11) Arbitri: Stingone, Montagna.
Trivianum (Ba): Milano, Tria, Azzone, Cisternino, Colapinto, Ancona, Percoco (L), Petroni, Salatino, Nanna, Mariani, Conte, Peconio. Allenatori: Sportelli, Dicillo
Squinzano (Le) : Notarpietro, Sacco, Trovè, Giustizieri, De Blasi, Timpanaro, Ricciardi (L), Soda, Pagano, Mazzotta, Pagliata, Greco. All: De Vitis-Pellegrino
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06/05/2010 |
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