Tommy Salatino, pasta di capitano.
Pallavolo Serie B2 Maschile. Trivianum – Aurispa Isolp Alessano 3-2
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Impassibile, statuario e due occhi da paura, passanti come a guardare oltre, lontano. E ci ha visto bene Tommy Salatino, il capitano trentatreenne della Trivianum, più volte chiamato in questa stagione a riscattarsi da una serie di prestazioni incerte. Stavolta ha firmato una vittoria sulla quale, a guardarlo in volto, ci si poteva scommettere già prima del fischio di inizio.
Una smorfia così non si vedeva da tempo. Al suo terzo anno in maglia oro-nera, il cerotto sul petto non è mai riuscito a strapparglielo nessuno e non per via della stoffa, che pure a momenti è sembrata appannarsi. Può accadere, infatti, che ad un comandante in carriera come lui, si chieda di contendersi non il ruolo ma un posto da titolare, ad oggi occupato degnamente da Domenico Colapinto che però, inseguito dalla sfiga, entra ed esce dall’infermeria ormai da cinque giornate.
A sostituirlo c’è lui, Tommy Salatino, quest’anno nella parte del terzo martello. Meglio parlare di riserva speciale, come nelle migliori cantine, una scelta d’annata, sicura per chi non vuole rischiare. Ma prima di questa nona partita di campionato, le cose non sono andate proprio così, come lui stesso racconta - non è facile nemmeno per un capitano entrare in campo e dare il massimo damblè. E credo non sia facile per un giocatore accettare che il capitano sieda su una panchina. Un capitano, sopratutto, è una fede adorata sul campo, non fuori. I miei compagni sono stati straordinari per aver concesso questa anomalia, anzi direi, per averla condivisa. Fino ad ora, so bene di non essere stato all’altezza, di non essere stato efficiente proprio nei momenti difficili in cui è servito il mio aiuto. Nonostante i miei numerosi anni di esperienza, una situazione come questa non l’avevo mai vissuta. Sento di non essere una semplice riserva perché avverto le responsabilità anche fuori dal gioco. Ed avverto anche le aspettative. Ma posso dire solo adesso di aver raggiunto una forma fisica e mentale più idonea. Continuerò a lavorare per conquistarmi, come tutti, un posto nel sestetto. Per ora è giusto che lì, sul quel rettangolo, a lottare ci siano i migliori-.
Come dargli torto. Contro l’Aurispa Isolp Alessano, non potevano che esserci i migliori. Un match che, dopo la sconfitta contro l’ Atletico Bari, se pure una parentesi, non apriva a pronostici di nessun tipo, visto il mancato recupero di Colapinto. E nonostante tutto, nonostante le sventure dell’avvio di campionato, un piccolo primato invernale la Trivianum può finalmente vantarlo, avendo sconfitto tutti i club salentini che il calendario di andata ha elencato finora. Impresa nella quale non sono riuscite nemmeno le capoliste, dinanzi a quanto di eccellente la pallavolo pugliese da sempre esprime da quando esiste questo sport.
E come nelle tradizioni che si rispettano, i leccesi sono sbarcati sul tappeto del De Viti De Marco con l’immancabile grappolo di fedelissimi al seguito, attrezzati come ci si aspettava. Rumorosi, piuttosto, sin dal primo set scalato punto su punto da entrambi le squadre. Animati, gli ospiti, già dalla lunga panchina al punto da costringere i direttori di gara a ripetuti richiami fino alla fine del secondo set, giocato più velocemente e conquistato dai triggianesi con un incalzante allungo finale.
Lunga anche la distanza iniziale imposta dalla Trivianum nel set successivo con un vantaggio di 6-1, perso sotto i colpi di Carrozzo, la banda alessanese, tra i migliori in campo, specie al servizio, insieme al suo compagno De Carlo.
Saranno solo gli ultimi spunti del terzo e del quinto set a lasciare scorrere il punteggio in favore dei padroni di casa, dopo le continue risalite avversarie e le insidie dei cambi palla.
Fallito però il tentativo di chiudere il match sul quarto gioco, in cui la Trivianum è inciampata per via di qualche forzatura in fase offensiva, improduttiva fino a snervare gli animi sul 21-16 per i leccesi, costringendo il signor Zingaro di Lucera (Fg) a sfilare il giallo per una contestazione mimata con troppa enfasi da Salatino, che commenta così - bella medaglia. In quattordici anni di carriera le mie ammonizioni si contano su un palmo di mano. Quando ci vedo giusto nelle cose, tiro sempre fuori i denti. Eravamo esasperati dagli errori e dal nervosismo. E’ vero. Per questo ho accettato la sanzione, quanto meno per aver smorzato le tensioni. Non avrebbe cambiato l’esito del set che comunque non saremmo più riusciti a vincere. Poco male-.
Bene invece i numeri di questa gara, che hanno registrato una serie spettacolare e positiva di ace in battuta. Le sventole di Cisternino, Tria e dello stesso Salatino hanno infiammato e gratificato il folto e sonoro pubblico triggianese che ospitava sulle tribune sei spettatori d’eccezione, già protagonisti dello start six della serata: i bambini della scuola di riabilitazione musicoterapica “Il Manifesto Musicale”, il centro studi pedagogici da anni impegnato nella ricerca ed il recupero dei diversamente abili attraverso l’uso delle note. Nell'ambito dei programmi di iniziativa sociale e benefica, la Trivianum conclude così, sulla scia di Telethon, un altro anno di impegni, verso chi soffre, chi è meno fortunato. Sopratutto verso i più piccoli, tanto cari al Presidente del club oro-nero Michele Ressa.
Trivianum – Aurispa Isolp Alessano: 3-2 (23/25, 25/17, 25/21, 19/25, 15/10) Arbitri: Zingaro (Lucera), Del Vecchio (Cerignola).
Trivianum: Mirizzi 3, Tria 22, Azzone 13, Cisternino 20, Salatino 16, Nanna 3, Percoco (L), Milano (N.E.), Conte, Mariani (N.E.), Zaccaro (N.E.), Colapinto (N.E.), Allenatori: Sportelli, Dicillo
Aurispa Isolp Alessano: De Giovanni 3, Avelli 4, Carrozzo 6, D’Urso (L), De Carlo18, Valli 7, Toma 9, Piccini 10, De Pascalis 11, Romano 2, De Pascali (L2), Mazza (N.E.) , Cardelli (N.E.), Allenatore: Nicolazzo
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12/12/2009 |
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