Dalle parole dell'Arciprete, del Sindaco, dell'Assessore e del Presidente del Comitato
Saluto dell’Arciprete
Carissimi,
fratelli e sorelle, con grande gioia rivolgo a tutti voi l'augurio di crescere nella santità, nella giustizia e nella Pace.
L'annuale appuntamento della festa patronale in onore di Maria Santissima della Croce ci spinge a guardare la nostra Patrona, per essere Santi.
In Questa festa patronale l’intera città si affida a Maria Santissima, Madre di Cristo e Madre nostra e invoca la sua particolare protezione
per le nostre famiglie, specialmente per quelle che si trovano in gravi difficoltà e senza speranza.
Siamo sollecitati da Lei ad uscire ognuno dal proprio ambito egoistico per andare incontro alle povertà dei fratelli e sorelle e creare insieme solidarietà.
Rivolgiamoci a Maria Santissima per "costruire" la civiltà dell'amore.
Maria ci invita ad essere "umili servi" nel nome del Signore, a sperare e a confidare in Dio, nostra salvezza, ponendoci al servizio dei più bisognosi.
Maria ci ha dato l’esempio quando frettolosamente è andata in soccorso a sua cugina Elisabetta, mettendosi a suo servizio (Cfr. Lc. 1,39-45) e ha incoraggiato gli Apostoli a stare insieme per vivere l’evento della Resurrezione e per andare nel mondo a diffondere il Vangelo, sostenuti dalla forza dello Spirito Santo.
Con grande amore e gioia esaltiamo la nostra cara e santissima Madonna della Croce.
Auguri di buona festa a tutti e in particolare agli emigrati di Chicago, che anche quest’anno sono in mezzo a noi, per supplicare Maria Santissima della Croce, nostra Santa Patrona e Avvocata.
Ringrazio tutti i componenti del Comitato per il loro impegno e dedizione e auguro a tutti voi di vero cuore una buona festa, anzi una santa festa invocando la benedizione di Maria Santissima della Croce.
L’Arciprete Don Antonio Bonerba
Saluto del Sindaco
del Comune di Triggiano
Carissimi Concittadini,
la festività in onore della nostra Patrona, Maria SS. della Croce, rappresenta il momento più elevato della nostra vita comunitaria.
Un appuntamento con la fede e la devozione, unitamente alla tradizione e alla storia, che la terza domenica di settembre di ogni anno
costituisce l'appuntamento principale per una riflessione sull'anno trascorso e uno sguardo su quello a venire.
Come già accaduto lo scorso anno, alla mia prima volta in qualità di Sindaco, sono certo che anche in questa edizione ripercorrerò
quelle emozioni forti, vissute da semplice cittadino per tanti anni, dalla fanciullezza all'età adulta, nel momento in cui consegnerò
a nome di tutta la comunità le chiavi del paese alla nostra Vergine protettrice.
Una cerimonia antica e suggestiva, il cui significato deve fungere da richiamo alle responsabilità e ai doveri cui ciascuno di noi è
chiamato a ottemperare. La festività della Madonna della Croce rappresenta anche lo spartiacque tra la stagione estiva e la
definitiva ripresa delle attività. In questo primo anno di amministrazione comunale, insieme alla Giunta e al Consiglio Comunale,
abbiamo raggiunto diversi obiettivi importanti, conferendo al paese e alla vivibilità in generale una decisa sterzata in senso positivo.
Resta da fare molto ancora, ma la strada tracciata è quella giusta. La festa patronale, in tal senso, deve rappresentare un momento di
riflessione collettiva, dove ognuno prenda l'impegno di collaborare, a vario titolo, alla costruzione e realizzazione di una vita
comunitaria che non vede nessuno esonerato dal collaborarvi fattivamente. Dialogo, confronto, condivisione, mediazione, operatività,
devono guidare a ogni livello le scelte per il nostro paese. Consegnando le chiavi di Triggiano alla Madonna della Croce tutti
quanti affidiamo a Lei l'intenzione di aiutarci a realizzare e sostenere questa idea di comunità operante che superi i dissidi
personali per schiudersi a orizzonti di crescita comunitaria.
È questo l'augurio che rivolgo a tutti i Triggianesi e a me per primo, chiedendo che Maria SS. della Croce illumini il nostro operato,
rendendolo fecondo e prospero in favore dell'intera collettività.
Antonio Donatelli
Saluto dell'Assessore
alla Cultura
Cari concittadini,
anche quest'anno ci apprestiamo a vivere uno dei momenti più belli per la nostra comunità:
la festa della nostra Patrona Maria Santissima della Croce. E' una festa che si celebra nel
nostro paese da più di 400 anni. Era il 1608 quando il popolo triggianese decise di erigere
per fede e per ringraziamento alla Madonna la chiesa di Santa Maria della Croce lì dove vi
era una antica edicola votiva raffigurante una Madonna con Bambino.
Si tramanda che la Madonna della Croce fu eletta patrona della città per via di una
leggenda: un forestiero diretto a Napoli, malato, perse la strada a causa di una burrasca e si
riparò per la notte vicino all'edicola. Al mattino si svegliò sano e salvo, guarito anche del suo male.
La notizia giunse in paese e si gridò al miracolo, la Madonna della Croce venne eletta Patrona e
Protettrice del nostro paese.
La storia e la leggenda testimoniano insieme la fede di un popolo, quella della nostra gente,
dei nostri padri. Da questi due elementi emerge un sottile ed importante concetto: bisogna
essere pronti ad accogliere, a stupirsi, a essere uniti per costruire un paese migliore.
Una burrasca, un forestiero, un'edicola sono le situazioni impreviste ed inaspettate che hanno
permesso di avere oggi questa festa: la nostra grande festa, che non è solo tradizione e folclore,
è storia della nostra gente, della nostra terra, è un momento per rileggere il nostro passato
e progettare un futuro migliore. Quattrocento anni sono tanti, il nostro paese si è evoluto,
è cresciuto, si è modificato, accanto ai triggianesi ci sono oggi tanti forestieri che si
sono integrati e vivono nella nostra comunità, non tutti della nostra religione, non tutti
con la nostra fede, non tutti con la stessa formazione culturale.
Fermamente convinta che il territorio fa la cultura e che la cultura fa il territorio,
è dalla lettura attenta e condivisa dei bisogni del territorio che bisogna partire per
costruire un sistema educativo-formativo e integrato che possa concorrere alla creazione
di un paese a dimensione d'uomo, fondato sui principi dell'amore, del servizio, della
responsabilità e della pace.
Rivolgo a tutti e a ciascuno il mio caloroso saluto e augurio per una buona e santa festa
con un unico e semplice pensiero: apriamo il nostro cuore all'altro.
Così e solo così miglioreremo il nostro paese.
Serena festa a tutti.
Annamaria Campobasso
Il frutto della fede è l’Amore.
Il frutto dell’amore è il servizio.
Il frutto del servizio è la pace.
(Madre Teresa di Calcutta)
Saluto del Presidente
del Comitato Feste
Carissimi concittadini,
anche quest'anno l'importante appuntamento con i festeggiamenti della nostra amata Patrona è giunto.
Sono grato per aver ricevuto la possibilità di organizzare, con la preziosa ed instancabile collaborazione
di un gruppo di persone speciali, la nostra Festa Patronale e per questo ringrazio il nostro Arciprete,
Don Antonio Bonerba per la delega e la fiducia concessami.
L'organizzazione è Servizio e Partecipazione per continuare a ricordare e rivivere quanto
la storia e la fede ci riportano, con rinnovato slancio e trasporto di sentimenti.
Auguro a tutti noi di poter vivere questi giorni di festa con gioia e serenità, affidandoci a
Maria per il nostro cammino di fede e di vita.
Ringrazio le Istituzioni, il Sindaco e l'Amministrazione Comunale tutta per la preziosa
collaborazione offerta e la sensibilità mostrata. Grazie alle associazioni di volontariato per
la costante e preziosa attività, un grazie particolare alle forze dell’ordine, al Comando dei
Carabinieri e della Polizia Municipale.
Permettetemi di ringraziare con particolare riconoscenza TUTTI coloro che hanno aperto le
porte delle proprie case e delle proprie attività ed aziende, e che con la loro accoglienza
ed il loro cuore contribuiscono alla realizzazione della FESTA.
Buona Festa a Tutti. Evviva Maria.
Simone Parisi