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Domanda n. 2 al Candidato Sindaco: Le politiche della mobilita'

di Staff TMLand
To: triggiano@yahoogroups.com
From: tuxmail@interfree.it
Date: Mar 3 Mag 2011 12:25 pm
Subject: Domanda al futuro Sindaco: Le politiche sulla mobilità

Vorrei sapere quali sono le politiche sulla mobilità che ha intenzione di attuare, soprattutto riguardo il traffico automobilistico che rende una città inquinata, rumorosa, puzzolente... insomma invivibile.
E' prevista una chiusura almeno del centro del paese al traffico privato
automobilistico? La realizzazione di piste ciclabili o corsie preferenziali (meno costose)
per le bici?
Un progetto simile al park&ride realizzato a Bari che incentiverebbe l'uso di mezzi pubblici cittadini?

Grazie.

Antonio Stefanelli


in ordine di arrivo.

Risposta da Michele Difino: 3 maggio 2011, 21:57:03
Avendo di già dato una risposta ad una domanda simile, la amplio in modo che sia chiaro l’impegno che vorremmo attuare.
1. In primis, riapertura di strada chiuse li dove sia possibile, per una viabilità migliore, evitando di concentrare il traffico solo ed esclusivamente in alcune arterie cittadine, una buona parte di ingorghi ed inquinamento, sarà facilitata dall’interramento della rete ferrata, che sarà nostro interesse risolvere il prima possibile, e portando a completamento la strada di collegamento tra la SS100 e la SP Triggiano-San Giorgio.
2. Considerando che nel centro del paese sussistono attività commerciali già di persè penalizzate da una crisi economica purtroppo persistente, sarebbe quasi impossibile tale provvedimento, quindi, escluderei a priore una chiusura anche parziale.
3. Considerando oimè, che nostro malgrado siamo probabilmente l’unico paese ad non avere ancora attuato un piano di viabilità ciclabile, credo che sia arrivato il momento di attuare un progetto ciclabile che consenta di collegare tutte le zone cittadine.
4. Non essendo una metropoli, considererei sconsigliabile un park&ride, visto che nel nostro programma è previsto un parcheggio per ogni quartiere


Michele Difino



Risposta da Raffaella Palella: 4 maggio 2011 - 8:37:25
Vorrei che Triggiano diventasse una città meno caotica in cui tutti possano muoversi liberamente. Deve essere potenziato ed incentivato l’utilizzo dell'autobus urbano, con un aumento delle corse ordinarie e l’introduzione di corse straordinarie verso il mercato (il sabato), verso la posta(nei primi giorni del mese) e verso la litoranea San
Giorgio-Torre a Mare (nel periodo estivo).
Grande importanza deve essere data soprattutto alle zone in prossimità delle scuole, delle parrocchie, della stazione e dei maggiori centri di aggregazione.
Bisogna dare la possibilità ai ragazzi che frequentano le scuole (di ogni ordine e grado) di raggiungere l’edificio scolastico in bicicletta (o a piedi tramite pedibus) senza correre nessun rischio: per far ciò dovremmo “arruolare” pensionati che vogliano “fare strada”
ai più piccoli.
La strada deve essere un luogo sicuro anche per i portatori di handicap, per cui anche gli scivoli, gli accessi, i semafori ed i pullman cittadini andrebbero adeguati per permettere a tutti di rivivere il paese.

Raffaella Palella



Risposta di Anita Maurodinoia: 4 maggio 2011 - 13:40:56
Per ciò che concerne le politiche sulla mobilità il nostro programma propone l'elaborazione di un Nuovo Piano Urbano del Traffico, dal momento che l'unico ed ormai obsoleto Piano Urbano del Traffico risale agli anni '90 ed ha come base di riferimento il Programma di Fabbricazione, ormai sostituito dal Piano Regolatore Generale vigente. I nostri riferimenti, anche nel settore della mobilità, così come negli altri settori relativi alla pianificazione, saranno le leggi nazionali e regionali di ultima generazione, ed ancora una volta, il tema della sostenibilità ambientale sarà il nodo centrale delle nostre politiche di intervento.
Di conseguenza si renderà necessario rivalutare la viabilità esistente, favorendo interventi migliorativi sulla stessa, e verrà presa in considerazione l'alternativa della mobilità sostenibile.
Con mobilità sostenibile intendiamo tutta una serie di interventi mirati non solo alla riduzione del carico automobilistico, ma soprattutto di interventi che abbiano come obiettivo lo sviluppo della mobilità ciclo-pedonale e del trasporto pubblico, nonché la realizzazione di adeguati spazi di sosta, di cui purtroppo il nostro Comune ne risente fortemente.
Il Piano Urbano del Traffico si prefiggerà l’obiettivo di dare una serie di proposte coordinate di intervento relative al sistema viabilistico, al sistema di circolazione, al sistema semaforico, al sistema della sosta, al sistema delle aree ambientali e pedonali, al sistema dei percorsi ciclabili e al sistema di protezione dei percorsi del trasporto pubblico, tenendo conto delle importanti trasformazioni urbanistiche in atto e future. Potrà essere prevista una chiusura del centro del paese per fasce orarie, da valutare anche in riferimento alle destinazioni d'uso reali, mentre per quanto riguarda il sistema del park&ride lo riteniamo un sistema vantaggioso per un più corretto utilizzo di quelle infrastrutture presenti nel nostro comune nonchè al servizio dei comuni limitrofi

Anita Maurodinoia




Risposta da Francesco Fiera: 5 maggio 2011, 10:54:51
Gentile sig. Stefanelli,
la ringrazio per darci la possibilità di parlare di uno dei punti qualificanti per qualsivoglia amministrazione.
Converrà con me, che prima ancora che organizzativo e logistico, il problema di una mobilità più sostenibile a Triggiano è legato a fattori culturali. Il nostro comune non è poi così esteso ma con gli anni si è diffuso un certo abuso del mezzo di locomozione privato anche per piccoli spostamenti, causando i problemi che lei testimonia e che sono sotto gli occhi di tutti i cittadini.
Noi della federazione della sinistra crediamo che un paese più vivibile,più animato, dove vengano valorizzate le botteghe artigianali, i piccoli negozi di prossimità (non sempre più cari del centro commerciale e magari dove si acquista solo ciò che è necessario senza farsi travolgere dalla sindrome da carrello pieno) sia un primo passo verso un traffico meno congestionato. Per un semplice motivo: ci sarebbe più gusto ad attraversarlo a piedi o in bicicletta.
Per far questo l'amministrazione dovrebbe concordare con i cittadini e soprattutto con i responsabili delle attività commerciali la chiusura del centro storico, di via Dante (nel tratto tra piazza la Croce e la Villa Comunale) e magari della stessa Villa Comunale. Durante queste assemblee si potrebbero ascoltare le necessità degli interessati e dimostrare gli effettivi benefici che tali politiche porterebbero non solo in termini di salubrità dell'aria e alleggerimento del traffico ma anche alle casse degli esercenti. Sarà cura dell'amministrazione individuare anche leve fiscali vantaggiose per i commercianti delle zone a traffico limitato.
L'alleggerimento del traffico conseguente con l'apertura delle nuove circonvallazioni, deve necessariamente accompagnarsi con una serie di azioni che liberino le grandi direttrici centrali: corso vittorio Emanuele, via Casalino, via Dante, via Virgilio, dedicando una porzione di ciascuna di esse alle corsie preferenziali per le biciclette. Purtroppo si sono perse occasioni anche per migliorare la mobilità e la salubrità dell'aria, per esempio in occasione degli accordi per l'insediamento di Bariblu sul territorio cittadino. In questi casi i comuni possono, anzi devono chiedere agli imprenditori investimenti e infrastrutture che migliorino la vita dei cittadini. In altri comuni non solo si è avuta una strada (funzionale soprattutto agli interessi del centro commerciale) ma anche parchi, piste ciclabili, etc. In futuro bisognerà saper chiedere di più.
Il comune, se saremo nell'amministrazione, si adopererà al massimo per portare e diffondere nella nostra cittadina tutte quelle pratiche che migliorano la vita dei cittadini: telelavoro, carsharing, carpooling, telelavoro, certificati e altre pratiche on line sul sito del comune, etc.
Crediamo infine che vada potenziato il servizio pubblico di trasporto ma con mezzi meno inquinanti e soprattutto di dimensioni ridotte e che, una volta ultimato l'interramento delle ferrovia si predisponga un parcheggio di scambio nella zona adiacente la stazione che risulta al momento non occupata, in un'area facilmente raggiungibile dalla nuova circonvallazione e senza bisogno di costruire pesanti infrastrutture.

Francesco Fiera




Risposta di Vincenzo Denicolò: 5 maggio 2011, 14:23:28
PERVENUTA OLTRE IL TEMPO MASSIMO:
Il problema di una mobilità sostenibile intendiamo affrontarlo e risolverlo con un mix d’interventi a breve, medio e lungo termine. A breve termine, per dissuadere i cittadini dall’uso dell’autovettura per recarsi in centro si potrebbe creare una zona pedonale. A latere, istituire nelle zone lmitrofe parcometri con soste a pagamento durante le ore lavorative. Promuovere ulteriormente l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico urbano. Sperimentare forme di bike-sharing. Quanto alle piste ciclabili, i principali assi viari del nostro paese sono per lo più inficiati. Pertanto, esse vanno previste nell’ambito delle lottizzazioni che la nuova Amministrazione andrà ad adottare ed approvare definitivamente. In ogni caso, alcune piste ciclabili sono già previste nell’ambito del PRU (Piano di riqualificazione urbana) e del PIRP( Piano integrato per il recupero delle periferie) di prossima attuazione. Non c’è dubbio che un grande contributo al decongestionamento del traffico urbano verrà dal completamento della circonvallazione nord, ma soprattutto dalla realizzazione dell’interramento della ferrovia del sud-est, con l’eliminazione del passaggio a livello di Via Casalino, che tanti problemi crea al traffico urbano.

Vincenzo Denicolò
05/05/2011

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