Un eroe della quotidianità. Un uomo che faceva un lavoro duro, consapevolmente rischioso, ma che non aveva nulla dell'eroe. Il sacrificio di Rocco Dicillo diviene così ancora più significativo. All'agente morto vent'anni fa nella strage di Capaci, insieme con i colleghi della scorta Montinaro e Schifani e con i giudici Falcone e Morvillo, Triggiano sta dedicando l'eve n t o artistico della Biennale, giunta all'ottava edizione, e una serie di manifestazioni sul tema della legalità. Lo slogan è «Cittadini a regola d'arte». Il significato di «regola», «legalità» ed aeroe del quotidiano» è stato, ieri sera, nella sala convegni della scuola «De Amicis», il filo conduttore della conversazione di Angela Arbore, da 23 anni giudice del Lavoro a Bari. Un impegno difficile, quello del magistrato, con molte migliaia di cause da studiare e decidere. Al dibattito è intervenuto il questore di Bari, Domenico Pinzello, che ha accennato, a proposito della quotidianità, anche alla ancora troppo diffusa allergia da parte di amministratori e politici a qualsiasi livello a denunciare le «pressioni» che ricevono: «Da noi si viene quando salta in aria l'automobile», esemplifica. Parole come pietre anche quelle del sindaco Vincenzo Denicolò, che ha definito l'Italia «un Paese corrotto, nel quale anche il singolo cittadino troppe volte ignora le leggi o aggira le regole». Tra i presenti anche il capitano Dario Allegretti, comandante della compagnia cittadina dei Carabinieri, e il preside Filippo D'Arco. Tra i protagonisti della giornata di ieri, il fratello di Rocco, Michele Dicillo, medico, con la toccante testimonianza tra privato e pubblico. Al poliziotto Dicillo i ragazzi di una scuola di Roma, la media Villoresi, hanno dedicato un libro. Il volume, intitolato «La vuoi vedere l'alba?», è uno straordinario percorso tra vicenda personale e storia ufficiale del giovane triggianese saltato in aria con magistrati e colleghi nel tratto di autostrada tra Palermo e Punta Raisi. L'assessore comunale alle Politiche culturali Enzo Elia ha entusiasticamente plaudito all'iniziativa della scuola capitolina. Da oggi si entra nel pieno della Biennale con il premio d'arte contemporanea, da 15 anni dedicato a Dicillo. Le opere si possono ammirare in Comune, alla banca Carime, alla mensa sociale e nelle tre scuole elementari. |