da Gazzetta del Mezzogiorno
L'arte, arma contro le mafie
di VITO PRIGIGALLO
A Triggiano la Biennale intitolata a Rocco Dicillo, l'agente di Falcone
|
L'arte come arma. Contro tutte le mafie. L'arte come strumento del ricordo a Triggiano. A vent'anni dalla tragica morte di Rocco Dicillo e dall'azione di guerra che dilaniò Giovanni Falcone, Francesco Morvillo e la scorta, tra cui appunto il trentenne poliziotto triggianese, la Biennale Di Cillo celebra la sua ottava edizione. Sarà presentata stamattina alle 11 nella sala del Consiglio, a piano terra di palazzo Pontrelli. Il tema della legalità è il filo conduttore del premio riservato ad artisti emergenti. Sperimentate le espressioni artistiche della fotografia, del video e della installazione concept specific. Presidente della giuria del premio sarà Lia De Venere. La Biennale avrà come slogan quest'anno «Cittadini a regola d'Arte» e ruoterà attorno al concetto di cittadinanza attiva. Ieri la commemorazione ufficiale di Rocco Dicillo. Stasera alle 19, nell' auditorium della scuola media De Amicis in via De Gasperi, il giudice del lavoro Angela Arbore parlerà di «Legalità come fondamento del vivere civile». Venerdì il culmine della manifestazione con la premiazione delle opere vincitrici del premio d'arte contemporanea. In tale circostanza Triggiano ospiterà le opere di Francesco Arena, Giovanna Bianco e Pino Valente (nome d'arte BiancoValente) e Donatella Spaziani, artisti che hanno mostrato una particolare sensibilità al tema trattato. «Il comune di Triggiano – scrive il sindaco Vincenzo De Nicolò si propone come soggetto promotore di un piano di educazione alla cittadinanza attiva. Al progetto è stata attribuita la medaglia in bronzo dal presidente della Repubblica. |
|
|
24/05/2012 |
|