Pensioni e redditi
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I temi sul tappeto per un ulteriore intervento sul sistema pensionistico riguardano l'aumento dell'età pensionabile delle donne del settore pubblico, l'allungamento della vita lavorativa e la flessibilizzazione delle uscite in pensionamento. Il Ministro del Welfare ha parlato anche della possibilità di introdurre un nuovo meccanismo di indicizzazione, da applicare su un paniere ad hoc, per le pensioni più basse. A parte l'elevazione dell'età pensionabile per le donne pubbliche dipendenti, per uno specifico dictat dell' Unione Europea, tutto sembra rinviato a data da destinarsi perchè il Governo ritiene che una nuova riforma non sia urgente, soprattutto in un momento come quello attuale, tanto che ancora non è stato predisposto un approfondimento materiale specifico. Intanto, dal 1° luglio scorso è entratto in vigore il sistema delle quote per il pensionamento di anzianità, che ridurrà, soprattutto nei prossimi anni, il numero di coloro che potranno andare in pensione. Dal 1° gennaio 2010, invece, entreranno in vigore i nuovi coefficienti di trasformazione per il calcolo della pensione con il sistema contributivo. Questo fatto comporterà una riduzione degli importi pensionistici del 4 - 5%. Al di là di questi interventi sul sistema previdenziale, in parte giustificabili con l'aumento della durata della vita, resta intatto, in tutta la sua drammaticità, il problema di milioni di pensionati che hanno visto in questi ultimi anni svalutarsi la loro pensione e non riescono più a tirare avanti. Si calcola, infatti, che in 15 anni il potere di acquisto delle pensioni sia diminuito del 35 - 40%, e ciò non soltanto a causa dell'inflazione, ma anche del drenaggio fiscale. Emblematici sono i dati che riporta l'OCSE, secondo cui le tasse sulle pensioni sono in Italia mediamente del 24%, contro una media dei paesi industrializzati del 12%. Più tartassati degli italiani sono soltanto danesi, finlandesi ed austriaci, i quali però possono usufruire di servizi pubblici per nulla paragonabili con i nostri. Ora, alla luce di queste drammatiche situazioni in cui si dibattono i pensionati, è necessario che essi rinserrino le fila attorno al Sindacato, ricorrendo ad una massiccia quanto indispensabile iscrizione allo stesso. La CNA da anni si batte al fianco dei pensionati, senza per altro trascurare gli anziani in generale e le loro problematiche, promuovendo azioni rivendicative e convegni ad hoc nell'interesse della categorie più svantaggiate e su questa strada intende continuare la propria lotta in piena autonomia, coinvolgendo le Istituzioni preposte ad ogni livello.
CNA TRIGGIANO VINCENZO MANZIONNA
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20/07/2009 |
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