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Copertina della rivista IL MONDO
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Nel 2010 sono stati accertati nel mondo 35 milioni di malati di Alzheimer: un numero destinato a crescere al punto che Lancet Neurology definisce "sfida globale del XXI secolo" la lotta a questa patologia che, quando presenta una sintomatologia clinicamente conclamata, ha già compromesso più del 70% del corredo neuronale dei pazienti restringendo al minimo i margini di successo terapeutico.
Serve giocare d'anticipo, ed è su questo che da anni lavora Biofordrug, spin off dell'Università di Bari la cui attività è stata riconosciuta nel 2011 con il Premio Internazionale Le Fonti e nel 2012 dall'UK Trade & Investment consegnato dal console di Sua Maestà Britannica. "Obiettivo della nostra ricerca — afferma il Prof. Nicola Antonio Colabufo — è proprio la diagnosi precoce: il processo neurodegenerativo, riconoscibile dall'alterazione di una proteina protettiva del sistema nervoso centrale, inizia 20 anni prima dell'evidenza clinica...".
A che punto siete?
"Stiamo per lanciare sul mercato, in collaborazione con Canox4Drug e il Fatebenefratelli di Roma sotto la supervisione del Prof. Rossini, un kit diagnostico che, con un semplice prelievo ematico, rileva il problema con 10 anni di anticipo. Ciò renderà più efficaci le terapie in uso alle quali però aggiungeremo un nostro brevetto oggi in studio preclinico all'NIH di Peoria (Illinois) che consentirà sia la profilassi sia il trattamento precoce inibendo la deposizione delle placche nel cervello e stimolando l'efflusso di quelle già presenti".
Prof. Nicola Antonio Colabufo Biofordrug
BARI - TEL. 080 5442727 INFO@BIOFORDRUG.COM WWW.BIOFORDRUG.COM
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