La "Quarto Savona 15" - auto della scorta di Falcone a Triggiano
… noi tutti siamo la Quarto Savona 15, quella macchina deve camminare con noi, perché quella macchina continua a camminare. Perché dobbiamo dimostrare a quella gentaglia che la Quarto Savona 15 non l'hanno fermata, continua a girare l'Italia, a macinare chilometri, perché siamo tutti quanti noi la Quarto Savona 15 … - Tina Montinaro vedova di Antonio, capo della scorta di Giovanni Falcone. di Ninni Castrovilli
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E' insita nell'uomo la necessità di concretizzare, coagulare, relegare ad un oggetto, di comprimere nello spazio e nel tempo, materializzare e rendere finito quello che risulta indefinito. Perché sull'oggetto l'uomo esprime potere. Profonde le sue radici apotropaiche, profonde come le sue paure. Anche quando si parla di violenza contro l'uomo stesso.
Come se con una alchimia, potessimo racchiudere in pochi metri cubi tutta la violenza dell'uomo, e noi, spettatori, guardarla dall'esterno. Distanti, certi e "trionfi" che il tutto sia racchiuso e nulla possa accadere. Ancora.
Una teca, apparentemente silenziosa, che comprime il fragore di un’immensa esplosione portatrice di morte, e che riverbera ancora nei nostri cuori, nelle speranze e nei sogni infranti di chi si è sacrificato, compiendo fino all'estremo il dovere di custodi della vita per la vita.
Un frastuono che attraverso il condensarsi in rottame, dichiara la sopraffazione con la violenza dell'uomo sull'uomo. Una profanazione alla vita. Quanto può l'uomo contro l'uomo.
Un silenzio che deve amplificarsi sempre e ogni giorno, nelle coscienze assopite o distratte e risvegliate ai rintocchi degli anniversari.
E' la testimonianza di un sacrificio che ha bisogno di essere ricordato e tramandato, come valore aggiunto e non come perdita.
Quarto Savona 15 è il nome in codice della squadra cui era assegnata la tutela di Falcone. Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani persero la vita, assieme a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, il 23 maggio 1992 nell’attentato messo in atto da Cosa Nostra a Capaci. La Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le migrazioni ed Antimafia sociale della Regione Puglia e l’Associazione “Nomeni, per Antonio Montinaro” danno vita alla iniziativa “Sulla scorta degli uomini coraggiosi”.
Matilde e Tina Montinaro, rispettivamente sorella e moglie di Antonio, hanno espresso il desiderio che la macchina su cui lavoravano Antonio, Rocco e Vito, potesse attraversare la regione e i paesi in cui Antonio e Rocco sono nati e cresciuti.
Le famiglie dei caduti (per Triggiano la famiglia di Rocco Dicillo) hanno condiviso pienamente la necessità di perpetrare la memoria del sacrificio compiuto, accogliendo il passaggio dei resti dell’auto di scorta, coinvolgendo le Autorità Comunali. Per la permanenza di competenza, il Comune di Triggiano - Ufficio Cultura, ha programmato una serie di iniziative, volte alla diffusione e alla sensibilizzazione del senso di appartenenza, sacrificio e rispetto della libertà contro ogni forma di violenza. Collaborando con le Scuole del territorio, saranno presentati elaborati grafici, video e documentazioni, frutto della ricerca svolta in questi mesi dagli studenti triggianesi, in esposizione presso la Sala Mostre della residenza comunale. Oltre ad incontri istituzionali aperti alla cittadinanza, presso la Biblioteca Comunale saranno proiettati film e contributi video sul tema.
“La Puglia ricorda Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani - dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – facendo tesoro della lezione di Carmela, madre di Antonio, che voleva onorarne la memoria come agenti della scorta e come uomini, attraverso i loro nomi, le loro storie, i loro valori di servitori dello Stato che hanno dato tutto per difendere la democrazia. Per la prima volta arriverà in Puglia la Quarto Savona 15 che percorrerà la regione da nord a sud. Con essa viaggerà non solo la testimonianza di quanto accaduto, ma anche un messaggio di legalità e di lotta alle mafie che intendiamo rinnovare e rafforzare”.
“La possibilità che le cittadine e i cittadini della Puglia avranno di vedere con i propri occhi cosa ha significato il sacrificio di Antonio, Rocco e Vito, e cosa può provocare la violenza terrorista della mafia, credo abbia un valore più forte di mille convegni - commenta Stefano Fumarulo, dirigente della Sezione antimafia sociale della Regione Puglia. In questa fase in cui troppo spesso si accusa l’antimafia sociale di fare retorica, la Puglia, insieme e grazie ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, ha organizzato un momento di riflessione molto concreto”.
“Per me, per Tina e per i suoi figli Gaetano e Giovanni - spiega Matilde Montinaro, sorella di Antonio - portare la teca contenente l’auto dal nome in codice Quarto Savona 15 rappresenta un messaggio importante per chi vuole capire veramente ciò che è stato quel 23 maggio di ventiquattro anni fa. La Quarto Savona 15 era l’auto apripista della scorta del giudice Falcone e su quell'auto Antonio, Rocco e Vito condividevano non solo le paure di quel momento ma anche sogni e soprattutto speranze.
Per tutta la Puglia, da nord a sud, il suo passaggio significherà un momento di memoria condivisa e rappresenterà soprattutto la speranza che quella Croma possa continuare a camminare attraverso ognuno di noi, perché quella strage del 23 maggio in realtà non l’ha mai fermata”.
La Quarto Savona 15 toccherà con Andria (il 13 maggio), le città di Foggia, Bari, Triggiano (città natale di Rocco Dicillo), Mottola, Taranto, Cisternino, Brindisi e Calimera (città natale di Antonio Montinaro).
Programma Comune di Triggiano
16 maggio 2016
Alle ore 10.00 è previsto l’arrivo dell’auto “Quarto Savona 15” e sistemazione nel piazzale interno del palazzo municipale. L’apertura dell’evento avverrà con l’intonazione della canzone "Per la bandiera" "Inno Nazionale" e brani a cura della Fanfara della Scuola Media ad indirizzo musicale “De Amicis – Dizonno". A seguire dalle 10.30, sono previsti: • Accoglienza e saluti istituzionali; • Contributi culturali delle scuole ragazzi delle secondarie (ITC De Viti- De Marco, Licei Cartesio e altre scuole) che intoneranno la canzone "I cento Passi" di Guccini; • Momento di riflessione sull'impegno degli uomini che combattono le mafie – sala mostre palazzo municipale- esposizione dei lavori degli studenti. Proiezione del filmato su Falcone e la strage di Capaci. Proiezione del video a cura degli studenti dei Licei Cartesio. - Alle ore 16.00 e alle ore 17,30 sarà trasmesso in biblioteca il film "La mafia uccide solo d'estate". - Presso Piazza Vittorio Veneto ore 18.30 "Giornata dell'arte e della legalità" concerto di band e solisti – Stand fotografici, a cura del "Gruppo informale studenti Licei Cartesio e I.T.C. De Viti De Marco.
17 maggio 2016
A partire dalle ore 9.00 e sino alle ore 12.00 presso la Biblioteca Comunale, sarà proiettato il film "Vi perdono ma inginocchiatevi" per le scolaresche delle scuole elementari e medie. Nel pomeriggio del 17 maggio, alle ore 18.00 ci sarà un momento di riflessione con le testimonianze a cura di alcuni familiari delle vittime, dott. Michele Dicillo, Matilde Montinaro. Sarà inoltre presente Alessandro Tedesco, referente regionale per la Memoria di "Libera". Nel corso dell'evento è prevista anche la presentazione del libro a fumetti "Ragazzi di scorta. Rocco, Vito, Antonio, gli agenti di scorta di Giovanni Falcone", a cura della scrittrice e sceneggiatrice Ilaria Ferramosca.
Nella mattina del 18 maggio, saluto istituzionale della macchina che partirà per fare tappa a Mottola, alla presenza della Fanfara della Scuola Media De Amicis. |
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09/05/2016 |
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