Le Chiese : San Giuseppe Moscati

UNA CHIESA SEMPRE IN CANTIERE

di Don Salvatore De Pascale

Carissima famiglia parrocchiale,
negli ultimi tempi, su alcune testate giornalistiche, si è dato spazio alla questione dei locali di pertinenza della nostra Parrocchia.

Mi sembra dunque doveroso da parte mia, fare con voi un breve punto della situazione in prospettiva del nuovo anno pastorale, indetto da Papa Benedetto XVI come ‘Anno della Fede’.

La nostra Parrocchia nasce nel 1999 in coabitazione con la Scuola Media “Di Zonno”, usufruendo dei locali seminterrati e, dal 2004, anche di alcuni spazi all’aperto. Purtroppo durante lo scorso anno la Struttura Scolastica ha avocato a sé tali locali, ai fini di deposito e archivio, e ha richiesto una nuova delimitazione di confine con gli spazi esterni della Chiesa. Su detti luoghi il Comune, pur essendone proprietario deve, per legge, costantemente sottostare alla volontà deliberativa e prioritaria della scuola (cfr. D.M. n. 82 del 1975).

La situazione si è aggravata quando, nello scorso Marzo, ci è stato comunicato dai Tecnici e Amministratori Comunali che, per tali locali, si richiedeva la necessità di certificazione di prevenzione anti-incendio. Dopo alcuni scambi informali d’idee, si è giunti ad un incontro ufficiale in episcopio tra il Sindaco, il Vescovo e altri referenti di Curia, che ha pianificato il nuovo stato attuale (cfr. delibera di giunta comunale n. 59 del 10 Agosto 2012): lo sgombero, per l’appunto, dal seminterrato.

Lungi dal voler rinvangare il passato ora è tempo di guardare in avanti e di saper leggere e fare la Volontà del Signore.

Ora più che mai è il tempo della fede.

“Non temete Io sono con voi tuti i giorni sino alla fine del mondo …”.

“Se Dio è con noi chi sarà contro di noi? La tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, il pericolo, la spada? (Romani 8).

Un giorno, ci raccontano i Vangeli, si sollevò una gran tempesta di vento che gettava onde nella barca dove c’era Gesù coi discepoli. Ebbero paura e gli dissero: «Maestro, non t’importa che moriamo?». Gesù destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. E poi disse loro: «Perché siete così paurosi? Non avete ancora fede?».

E allora consapevoli che nulla è impossibile a chi crede, o Signore insieme ti diciamo: “aumenta la nostra fede”. Il Non temere biblico, deve diventare sempre di più il nostro nuovo inno pastorale.

E’ il tempo della chiesa, cantiere di santità sempre aperto, dove c’è posto di lavoro per tutti e pure a tempo indeterminato. E’ l’Eucarestia, amava ricordarci padre Mariano Magrassi, il cantiere attorno al quale si costruisce l’edificio spirituale della chiesa. E’ tempo di esser un cuor solo e un’anima sola, tutti chiamati a lavorare per la Vigna del Signore.

E’ il tempo dell’ora et labora’. Emulando la spiritualità benedettina dobbiamo unire ‘la preghiera al lavoro’. Ogni sera, dall’inizio dell’estate, un piccolo drappello della nostra comunità, durante la preghiera di Compieta, invoca lo Spirito Santo. E’ Lui, e solo Lui, il vero protagonista e artefice della vita pastorale di ogni comunità.

E’ il tempo della povertà scelta e amata. Sin dall’inizio della sua fondazione nel 1999 a questa chiamata ha fatto eco l’entusiasmante risposta della nostra comunità. Anzi forse i momenti più intensi sono stati vissuti proprio nel disagio maggiore.

Il Crocifisso di S. Damiano aveva rivelato a San Francesco che la povertà non consisteva tanto e solo nell'aiutare i poveri, ma consisteva innanzitutto nell'essere povero, proprio come Gesù.

"Madonna Povertà" fu la Sposa di Francesco.

E noi come Chiesa, Corpo e Sposa di Cristo, dobbiamo in tutto conformarci a Lui.

Carissima famiglia parrocchiale,
chiamati a riorganizzare una vita pastorale intensa nel giro di pochissimo tempo, ci sembra legittimo chiedere a tutte le istituzioni preposte e a voi tutti comprensione e aiuto per affrontare la riorganizzazione quasi da “zero” della stessa. In questi primi mesi autunnali molte attività saranno fatte coi bambini e i ragazzi all’aperto. Ipotizziamo non prima di Novembre/Dicembre di aver approntato gli altri manufatti precari, da impiantare nello spazio del giardino parrocchiale concessoci, indispensabili alla regolare vita parrocchiale.

E quindi mai come oggi la vita futura della comunità parrocchiale dipende anche dalla comprensione e solidarietà fattiva di ciascuno di noi, che mai ci è venuta a mancare in questi anni.

Buon anno pastorale, don Salvatore

N.B.:

Per chi volesse consultare gli atti con i quali abbiamo regolarmente portato avanti l’attività pastorale basta consultare:

- delibera giunta comunale n. 475 del 29 dic. 1999 comodato d’uso gratuito dei locali seminterrati

- delibera giunta comunale n. 220 del 5 ott 2001 sui locali seminterrati e parte giardino attiguo alla scuola

- delibera giunta comunale n. 65 del 11 maggio 2004 sulla chiesa lignea.

- 20 Giugno 2012 viene formalizzata con lettera alla Parrocchia, a firma del Sindaco e del dirigente dell’Ufficio tecnico del Comune, l’ingiunzione a lasciare i locali seminterrati.

- Ultima delibera di giunta comunale n. 59 del 10 Agosto 2012 a risposta della richiesta di nuovi manufatti precari a nota prot. n. 19259 del 30/07/2012 a firma del parroco e dell’ufficio amministrativo diocesano.

04/09/2012

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