FASANO –L’impresa che non ti aspetti ma che arriva gradita. II Montalbano trionfa a Triggiano e si salva dopo aver avuto un piede e mezzo in Seconda Categoria. Obiettivo salvezza raggiunto anche dal Pezze che, forte del poker rifilato all’andata, ha visto terminare le sue fatiche prima del previsto dopo il ritiro dal campo degli avversari.

Quindi, come detto, la storia calcistica del Montalbano resta immacolata: dal 1990 al 2011, 6 promozioni e nessuna retrocessione sul campo. In ambito regionale, un piccolo grande record. La squadra del presidente Piero Maggio e di mister Giovanni Monna compie un’impresa sportiva che resterà nel cuore e nella memoria di tutti i tifosi gialloblu. Ai play-out la sfida col Triggiano (formazione che ha fatto una strepitosa seconda parte di campionato) si presenta ardua e sembrava addirittura impossibile dopo la sconfitta interna patita all’andata. Ma domenica scorsa (8 maggio), al campo “Principe di Piemonte” va in scena il capolavoro tattico di mister Monna. Piero Visconti gioca arretrato di 20 metri, per liberare con le proprie sponde di testa il talento e l’estro di Gianrico Lepore e Giacomo Convertini, oltre alle incursioni esterne dei giovanissimi Andrea Pertosa e Piero Albanese. In mezzo fanno guardia, filtro e regia Giacomo Vinci e Giuseppe Balistreri. Dietro, il portiere Cosimo Natola è protetto dai tre centrali Felice Guarini, Cosimo Annese e capitan Benny Salerno. La squadra approccia alla perfezione la gara, libera da qualsiasi timore, sapendo di non aver più nulla da perdere. Tre occasioni per parte in un primo tempo equilibrato, in cui il Montalbano appare comunque più concreto e concentrato. Da un calcio piazzato battuto con scaltrezza e immediatezza (da un Visconti assoluto trascinatore) all’ultimo istante del primo tempo, nasce la verticalizzazione per Lepore che trova l’angolo basso con un sinistro maligno e beffardo: 0-1. Si va al riposo con una situazione psicologica mutata. A inizio ripresa i padroni di casa colgono ben due traverse: è un inequivocabile segno del destino. Un contropiede micidiale vede ancora il sinistro chirurgico di Lepore trovare il corridoio perfetto per Convertini, che infila il portiere del Triggiano in uscita: 0-2. Ora il miracolo può avverarsi. I padroni di casa perdono la calma e subiscono anche una espulsione. Monna sposta gli esterni sulla linea dei tre centrali; ora la difesa, sul piccolo terreno di gioco barese, è quasi blindata: ribatte colpo su colpo e innesca un nuovo letale contropiede: cross da sinistra, respinta corta del portiere, Visconti è in agguato: 0-3, adrenalina alle stelle per quei pochi tifosi gialloblu emigrati a Triggiano. Monna aggiunge centimetri e vigoria in difesa e in attacco: dentro Valentino Sampietro e Carmelo Albanese; un superbo Visconti va a fare anche il difensore aggiunto sui palloni alti. Ultimi venti minuti di fuoco vivo: corner per i baresi, va a saltare anche il portiere: nella mischia lo stacco del centrale difensivo del Triggiano è imperioso: Natola vola ma può solo smanacciare sotto l’incrocio: 1-3; un altro gol salverebbe i padroni di casa. Il fortino gialloblu regge, corre alcuni rischi ma tiene botta; nessun fronzolo, tutti tosti e concreti, capitan Salerno e Natola spronano i più giovani, si soffre compatti; in tribuna si soffre ancora peggio. Entra anche Ciccio Cofano, esce un Pertosa gigantesco. Gli inesauribili Vinci e Balistreri portano ancora acqua e danno fosforo all’ultimo micidiale contropiede: Carmelo Albanese mette nell’angolo basso la palla del delirio, in campo e in tribuna ed è l’apoteosi. Una salvezza che ha il sapore di un’altra promozione, un'altra perla nel libro del calcio gialloblu.

 

In Seconda Categoria, invece, tutto più facile per il Pezze di Greco contro l’Andrisani Taranto. All’andata era finita 4-0 per i biancorossi guidati da Romano Iacovazzi che tra le mura amiche del “Sergio Ancona” dovevano solo gestire il vantaggio. Ma ci hanno pensato gli avversari a facilitare il compito. Giunti in nove alla partita hanno registrato altri tre “abbandoni” a inizio ripresa costringendo l’arbitro a sospendere la gara e a sancire la salvezza anche per il team del presidente Miccolis.