GIORNATA DELLA MEMORIA: Ricordo di San Massimiliano Kolbe
Sacerdote e martire ucciso nel campo di Auschwitz
di Salvatore Capotorto
|
|
|
Concerto e danza sulla Shoà in chiesa San Giuseppe Moscati
|
Serata sulla Shoà molto coinvolgente ieri nella parrocchia di San Giuseppe Moscati, dove ad animarla sono intervenuti i ragazzi della scuola media De Amicis di Triggiano che con uno splendido concerto hanno sostenuto momenti di riflessione e danza su questa enorme tragedia.
Olocausto che ha visto coinvolto il popolo ebraico, senza dimenticare anche altri genocidi come quello della guerra dei Balcani della quale la città di Srebrenica conserva ancora le tracce.
Durante la manifestazione si è fatta memoria anche di una figura molto importante. Un sacerdote polacco, San Massimiliano Maria Kolbe che fu uno dei primi ad essere stato beatificato e poi canonizzato fra le vittime dei campi di concentramento tedeschi.
Morì ad Auschwitz il 14 agosto 1941 dopo tre settimane di agonia per digiuno forzato essendosi consegnato ai suoi carnefici al posto di un compagno di prigionia padre di tre figli. Fu necessario una iniezione letale per mettere fine alla propria vita, poiché dopo 21 giorni ancora resisteva all'atroce destino inflittogli. Chiuse gli occhi pronunciando le sue ultime parole: "Ave Maria".
Di lui Papa Giovanni Paolo II ha detto, che con il suo martirio egli ha riportato “la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo”.
FARE MEMORIA non vuol dire solo ricordare, ma significa soprattutto FERMARSI. Vuol dire rileggere un fatto, una persona, uno scritto, trasportarlo nel presente, renderlo attuale, vicino, in modo che possa trasmettere nuove emozioni, nuovi stimoli e avvicinarsi a quei fatti a quei tragici eventi perché non tornino mai più.
|
|
|
27/01/2012 |
|