Elezioni : Referendum 2011
da Staff TMLand:
Referendum 2011: le ragioni del SI e del NO


AL prossimo referendum saremo chiamati per esprimere una opinione a riguardo di alcuni quesiti. Nel presente articolo vi spieghiamo le ragioni del si e del no.

Noi della TMLand abbiamo pensato, per questo prossimo referendum, di far capire quali sono le ragioni per esprimere la propria opinione nel dire SI', oppure NO.  Far capire come funziona dando possibilmente, prima di recarci alle urne, maggiore consapevolezza su quali sono, e quali saranno, gli esiti e le soluzioni possibili, attraverso il nostro importante consenso.

COME SI VOTA
Domenica 12 giugno, dalle 8.00 alle 22.00 e lunedì 13 giugno, dalle 7.00 alle 15.00, i cittadini italiani saranno chiamati a pronunciarsi su quattro referendum abrogativi riguardanti le seguenti schede:
Scheda rossa: è il quesito relativo all'acqua

Scheda gialla: è ancora un quesito sull'acqua

Scheda grigia: è il quesito relativo al nucleare

Scheda verde: è il quesito relativo al legittimo impedimento

DOCUMENTI UTILI
Documento di riconoscimento e tessera elettorale personale rilasciata dal proprio Comune.

PER AVERE EFFETTO
I referendum abrogativi per avere parere, è necess
ario che ci sia il raggiungimento del “quorum”. Cioè che si rechino a votare il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. Nel caso in cui non venisse raggiunto il quorum, non verrebbe modificata alcuna delle 4 leggi oggetto della votazione.

SI RICORDA QUINDI

Vi ricordiamo che quelli del 12 e 13 giugno sono referendum abrogativi per cui votando NO si decide di mantenere la legge in vigore e votando Si si cerca, se si raggiunge il quorum, di abrogare le norme in vigore.

I QUESITI CON IL LORO SIGNIFICATO

Scheda Rossa: Il quesito chiede che venga abolita la privatizzazione dell’acqua che deve essere un bene comune pubblico.

 

Significato del Sì e del No

  • Chi intende votare SI dichiara la volontà che le risorse idriche restino al pubblico e non ai privati.
  • Chi intende votare NO intende che non è vero che l’acqua è “privatizzata”, che rimane un bene pubblico e che cambia solo la gestione del servizio.

Scheda Gialla: Il quesito si riferisce all’abrogazione dell’ART.154 del D.Lgs n.152/2006, solo per la parte del comma 1 che dispone, secondo il comitato promotore (favorevole al voto sì), che il gestore del servizio idrico possa ottenere profitti garantiti sulla tariffa caricando sulle bollette dei singoli cittadini-utenti un 7% a remunerazione del capitale investito, senza pensare a investimenti per migliorare qualitativamente il servizio.

 

 

Significato del Sì e del No

  • In sostanza abrogando questo comma con un SI referendario si intende impedire ai gestori di fare profitti sull’acqua.
  • Con l’espressione di un NO si ipotizza che i privati non avranno interesse ad entrare nella gestione dell’acqua ed i servizi rimarranno inefficienti e colabrodo in molte parti del Paese.

Scheda Grigia: Dopo la sentenza della Suprema Corte il quesito andrà riformulato e si ristamperanno le schede. Il quesito mette in gioco la realizzazione e progettazione di otto reattori nucleari previsti dal piano nazionale per la progettazione di quattro nuove centrali nucleari.

Significato del Sì e del No

  • Chi intende esprimersi con un SI vuole impedire che in Italia possano essere progettate e realizzate nuove centrali nucleari sia per gli alti costi, sia per le insufficienti garanzie di sicurezza della tecnologia realizzativa e per la sismicità del territorio italiano. Dopo l’incidente della centrale giapponese di Fukushima, stimando gli elevatissimi costi, le ragioni del “Sì” esprimono la necessità di orientare i finanziamenti e investimenti sulle Energie Alternative come già deciso da Germania e Svizzera.
  • Vota NO chi desidera mantenere l’attuale normativa, e quindi pensa a nuove centrali nucleari da costruire e progettare in Italia, dato che siamo circondati da Paesi quali la Francia da cui importiamo energia nucleare. Un “No” viene votato da chi pensa che le centrali di nuova generazione siano più sicure di quelle progettate e funzionanti.

Scheda Verde: Il quesito chiama gli elettori ad esprimere un “Sì” od un “No” a seconda che si ritenga (nel caso di Sì) che il presidente del Consiglio o i ministri, siano essi parlamentari o no, non debbano poter anteporre l’esercizio delle loro funzioni di governo alle esigenze di giustizia che li riguardino. La Corte Costituzione aveva già parzialmente abrogato la legge sul legittimo impedimento, in particolare nella parte che dava alla presidenza del Consiglio la possibilità di “autocertificare” l’impedimento costringendo il giudice a rinviare l’udienza.

Significato del Sì e del No

  • Con un voto SI viene indicata la volontà che un ministro o presidente di Consiglio siano considerati rispetto alla Giustizia come un qualsiasi cittadino, in base al principio di uguaglianza sancito dall’Art. 3 della Costituzione. Un ministro o il presidente di Consiglio, se vincono i “Sì” non potrà far valere i propri impegni istituzionali per non andare in udienza.
  • Con un voto NO si intende mantenere la legge attuale, parzialmente riscritta dalla Corte Costituzionale nella sua sentenza del gennaio 2011. Nel caso vincano i “No” rimane il legittimo impedimento per i ministri e per il premier, con tutti i paletti imposti dalla Corte Costituzionale ed il richiamo alla necessità di una “leale collaborazione” tra esponenti di governo e giudici.

Per la creazione del presente articolo sono stati utilizzati i seguenti link:

http://goo.gl/ufjcd http://goo.gl/Y8R7j

 

E' possibile visionare il video inviato in TV nell'articolo in questione.

10/06/2011

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