da Staff TMLand:
La Costituzione Italiana. Ricordare per non dimenticare.
la Costituzione della Repubblica italiana è la legge fondamentale e fondativa dello Stato italiano.
di Ninni Castrovilli
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Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria del 27 dicembre 1947
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Era tempo che l'Associazione di Promozione Sociale Metropolis stava pensando all'avvio di questo progetto nell'ambito delle attività di Cittadinanza Attiva.
A pochi giorni dall'avvio delle manifestazioni dei 150 anni della Unità d'Italia, non volevamo arrivare impreparati a questo importante appuntamento.
Ed è proprio per tutto il 2011 che vogliamo approfondire, articolo per articolo, quella che è la nostra struttura portante, il nostro DNA: La Costituzione Italiana.
Tutto e tutti devono rifarsi a Lei.
Nel 1861, dopo le guerre contro gli Austriaci e conclusa la spedizione di Garibaldi in Sicilia, termina il lungo periodo di lotta politica e militare che conduce l’Italia all’unificazione. Il 17 marzo 1861 infatti a Torino viene proclamata l’Unità nazionale e la città diventa la prima capitale d’Italia.
Ma solo dopo gli eventi bellici della Prima e Seconda Guerra Mondiale, con il passaggio della dittatura, si arriva al Referendum istituzionale e l'elezione dell'Assemblea Costituente, con la vittoria dello Stato Repubblicano, superando i sostenitori monarchici.
La Costituzione della Repubblica italiana fu approvata dalla stessa Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947.
Fu pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 298, edizione straordinaria, (vedi foto) del 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1º gennaio 1948.
La Costituzione è composta da 139 articoli (ma 5 articoli sono stati abrogati: 115;124;128;129;130), divisi in quattro sezioni:
- Principi Fondamentali (artt. 1-12);
- Parte Prima, Diritti e Doveri dei cittadini (artt. 13-54);
- Parte Seconda, contenente l'ordinamento della Repubblica (artt. 55-139);
- 18 Disposizioni transitorie e finali.
Non sarà un trattato di Giurisprudenza, ma una lettura semplice dei singoli articoli, fatta con l'ingenuità (nel senso più alto del termine) che dovrebbe contraddistinguere il nostro rapporto con le Istituzioni.
Sarà retorico, alcuni ci vedranno in malo modo, altri faranno finta che noi non esistiamo dall'alto delle loro torri d'avorio, ma sarà un percorso sicuramente utile e propedeutico ad una analisi apartitica e trasversale per tutti gli iscritti che vorranno commentare i singoli articoli.
Alla prossima, con il primo articolo della Costituzione Italiana. |
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15/12/2010 |
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